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L’USAF E L'AMI DI AVIANO AL MALIGNANI PER UNA LEZIONE TECNICA SULL'F-16

 

NICOLA PECILE AL MALIGNANI

NICOLA PECILE, friulano di Fagagna e pilota collaudatore ed istruttore della Virgin Galactic della California (prima azienda al mondo ad aver programmato i voli suborbitali a 100 Km di quota!) ha incontrato gli studenti delle classi seconde, terze e quarte dell'Indirizzo Aeronautico del Malignani di Udine MERCOLEDI 8 GIUGNO 2016 alle ore 11:00 nell'aula magna dell'istituto. e' così tornato tra i banchi che l'hanno visto allievo oltre 20anni fa...

Nicola Pecile

Nicola Pecile: "...tra vent'anni? Raggiungeremo l'altra parte del pianeta in 2 ore con i voli Suborbitali"

Affascinante, questa la caratteristica dell'intervento del nostro ex-allievo (5AER B del 1992) e pilota collaudatore Nicola Pecile seguito da un' aula magna gremita di studenti dell'indirizzo Trasporti e Logistica Aeronautica alla presenza del Dirigente Scolastico prof. Andrea Carletti e di molti docenti dell'istituto.

Grande cuore come grande è l'umiltà di quest'uomo che con oltre 6000 ore di volo ha portato in cielo 140 tipi di aeromobili tra aerei ed elicotteri! Nicola, un friulano di Fagagna che ha saputo cogliere le opportunità di una vita... da romanzo.

Top Gun in Texas all'età di 23 anni, diversi comandi in Aeronautica Militare, poi pilota collaudatore negli Stati Uniti ed ora Capocollaudatore della Virgin Galactic...

Seguiamo la sua nuova sfida nell'intervista di Irene Giurovich:

Viaggi sub-orbitali; visioni della Terra dall'alto. Pochi minuti in assenza di gra21.01.2018rare lo spettacolo del nostro Pianeta, anche solo per qualche minuto di 'osservazione', che, però, si è disposti a pagare profumatamente. Come hanno deciso di fare gli oltre 700 clienti della Virgin Galactic che hanno acquistato il biglietto e sono pronti a salire sulla navetta suborbitale S21.01.201821.01.201821.01.2018ardario Richard Branson, sta lavorando per riuscire a realizzare il sogno, come ha spiegato incontrando gli studenti dell'indirizzo Aeronautico all'Istituto Malignani.

Allora, come stanno procedendo le prove?
“Per ora le attività di prova al simulatore stanno andando bene. La navetta è pronta al volo 'captive', ovvero ancorato all'aereo madre, in modo da verificare che tutto funzioni alla perfezione. Grazie ai simulatori con un fidelity level molto elevato, ci possiamo esercitare preparandoci anche alle possibili emergenze che si manifestano in un profilo di volo tipico della navetta. Il simulatore della navetta si avvicina al veicolo reale quasi al 100%!”.

Entrando nel dettaglio dei veicoli...
“Stiamo parlando del Serial Number 2, il secondo esemplare di SpaceShipTwo, sul quale cominceremo le prove in volo a breve; mentre l'aereo madre che lo porta in quota è il WhiteKnightTwo, in grado di salire oltre i 15 mila metri con la navetta agganciata, che è desi06.06.2017a; post-sgancio, WhiteKnightTwo si mantiene ad alta quota in attesa del rientro della navetta. La stessa, che rientra e plana come un aliante sulla stessa pista da cui è decollato qualche ora prima insieme all’aereo madre, utilizza un innovativo sistema di frenata aerodinamica riconfigurando il veicolo stesso con la parte posteriore che si solleva, offrendo così un'elevata resistenza aerodinamica e riducendo gli stress termici e dinamici sul veicolo durante la fase di rientro. Il concetto è piuttosto pionieristico, e sebbene dimostrato in volo nel 2004 con il dimostratore tecnologico SpaceShipOne, la nuova navetta SpaceShipTwo sarà la prima della sua classe a tentare qualcosa del genere".

Come negli anni Venti...
“Esatto. L’evoluzione dell&rsq06.06.2017al momento la stessa fase sperimentata negli anni Venti o Trenta per le trasvolate atlantiche. Sembrava folle all’epoca, ma grazie allo spirito degli innovatori e pionieri dell’epoca ci si è riusciti ed oggi abbiamo l’aviazione commerciale che ci permette in poche ore di volare da una parte all’altra del mondo. Adesso stiamo cercando di avverare lo stesso sogno con i viaggi sub-orbitali. Ce la faremo? Noi ce la stiamo mettendo tutta. Tenete conto però che si tratta di un progetto pionieristico, quindi dobbiamo preventivamente essere pronti anche al mancato traguardo e al fallimento... anche se penso che la soluzione tecnica proposta con SpaceShipTwo sarà vincente!”.

Pensando positivo, ovvero che ce la farete, il passo successivo quale sarebbe?
“Trasferire le conoscenze acquisite nel campo commerciale, quindi realizzare un sistema di trasporto veloce punto-punto sulla terra. Stiamo pensando ad un velivolo che decolla convenzionalmente da un aeroporto, o meglio spazioporto, si immette a quote sub-orbitali e rientra sull’aeroporto di destinazione utilizzando la nuova metodologia sviluppata per SpaceShipTwo. Il che significherebbe percorrere la tratta Los Angeles-Roma in una o due ore anziché le attuali dodici... Sarebbe davvero una rivoluzione globale nel trasporto aereo e permetterebbe di ridurre i costi di accesso allo spazio con tutte le conseguenze che ne deriverebbero”.

Tornando ai tour sub-orbitali, quando partirete?
“Date esatte non possiamo fornirle. Anche perché quando eravamo quasi pronti, nel 2014, è capitato l'incidente del primo prototipo della SpaceShipTwo, sebbene sia stato chiarito che la causa dell’incidente fu un errore umano causato da un possibile degrado di ciò che noi chiamiamo Crew Resource Management (CRM) fra pilota e co-pilota; crediamo ancora molto nella bontà del design del veicolo. Ad ogni modo, l'aereo madre salirà fino a 15 mila metri di quota e ci impiegherà circa un'ora; dal momento dello sgancio la navetta accelera e in pochi minuti si raggiunge lo spazio sub-orbitale a velocità supersoniche e a quote variabili tra gli 80 e i 110 km. Il prossimo mese incominceremo con i primi voli planati, per poi iniziare i primi voli propulsi entro la fine dell'anno”.

E per l'inizio del 2017, qual è l'obiettivo?
“Iniziare a dimostrare il target nominale dei 100 chilometri di quota!”.

Uno o due piloti sulla navetta?
“Due. C'è il pilota, il cosiddetto Pilot In Command (PIC) che sarà anche il responsabile della missione e pilota fisicamente il veicolo, mentre il copilota, che noi chiamiamo Pilot, è di supporto al PIC durante le fasi di ascesa e rientro. Il ruolo del copilota o Pilot è fondamentale e in alcune fasi il carico di lavoro è persino più intenso per il copilota”.

Com'è lavorare per la Virgin?
“Stimolante. Stiamo parlando di una realtà che presenta un team di oltre 650 persone e dove le capacità professionali sono elevatissime. Io sono, per ora, l'unico italiano; molti arrivano dagli Stati Uniti, essendo la società ubicata in California e New Mexico, ma molti hanno origini da Regno Unito, Asia rappresentata da molti Paesi, Sud Africa e Australia. L'età media è di 33 anni circa. La compagnia vanta anche ingegneri e tecnici aeronautici giovanissimi ed incredibilmente eccellenti, di appena 27-28 anni. Sono sicuro che questo settore continuerà ad essere oggetto di forti investimenti nel futuro, perchè rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo dell’umanità e l’accesso economico allo spazio. Si tratta di un settore 'spaziale' che interessa non solo gli ingegneri, ma tutto il mondo scientifico, dalla medicina alla ricerca pura, ma anche allo sviluppo di nuovi materiali, allo sviluppo di sistemi avionici innovativi e alle infrastrutture che supportano tutte queste attività. Del resto, questa branca non è più solo in mano alle agenzie governative, ma si è estesa, come abbiamo visto, anche al campo dei privati. Non c'è infatti soltanto la Virgin Galactic impegnata in questo disegno, ci sono anche le compagnie private come la Blue Origin o Bigelow che stanno provando a raggiungere quote sub-orbitali e orbitali... o come SpaceX che sta addirittura lavorando per inviare i primi umani su Marte nel 2024!”. Insomma lo spazio è aperto".

Chi arriverà prima?
“Non è una corsa a chi arriverà prima, siamo tutti molto felici quando altri team compiono passi in avanti in campo spaziale. Si tratta di uno sforzo globale e del nostro genere umano!".

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AL MALIGNANI LA GARA NAZIONALE DI COSTRUZIONI AERONAUTICHE

Si è appena conclusa a Udine la GARA NAZIONALE di TRASPORTI E LOGISTICA-COSTRUZIONI AERONAUTICHE indetta annualmente dal MIUR, quest’anno ospitata nella sede centrale dell’Istituto Malignani. La parte pratica si è svolta nell'hangar del Malignani - il miglior hangar didattico d'Italia a giudizio di molti!

Hanno partecipato undici scuole italiane, provenienti da Roma a Milano, Novara, Capua, Torino, Alessandria, Pisa, Varese… Vincitore è risultato Alfredo Carnicella dell'I.T.T. Fauser di Novara che ha preceduto i colleghi Mattia Miniucchi di Viterbo e Davide Picciau di Cagliari. L’anno scorso ricordiamo che era stato Davide Bandirali Yiqiang dell’I.S.I.S. Malignani a ottenere l’ambito primo premio a Viterbo.

Si tratta di gare molto impegnative che prevedono due esami di tipo scritto-grafico e pratico e mettono a dura prova la competenza di allievi e allieve, che debbono progettare in poche ore un dettaglio aeronautico effettuando calcoli, disegno e ciclo di lavorazione del particolare. Tema di quest’anno: la progettazione di una linea di comando di un elicottero.

A dimostrazione dell’ospitalità friulana è stata organizzata anche un’uscita a Rivolto per visitare l’hangar delle Frecce Tricolori, che hanno stupito con l’anteprima di tutte le figure acrobatiche che quest'anno il 313° Gruppo presenterà nel mondo.

Soddisfatti gli ospiti che hanno potuto ringraziare di persona il Comandante Slangen e gli specialisti delle Frecce. Le classi quarte del Malignani hanno ringraziato non solo per lo spettacolo ma anche per i corsi di formazione sulle Pratiche di manutenzione LMA che i piloti, trasformandosi in docenti, tengono per loro a Udine. Gustoso il siparietto dove il Capo Efficienza Velivoli, ex allievo dell'istituto Fauser di Novara, ha ricevuto dal Capo sezione Aeronautica di Udine, prof. Mauro Fasano, il patch degli aeronautici quale ideale adozione ad ex-allievo da parte del Malignani.

Le gare nazionali sono state anche l’occasione per un importante confronto tra i responsabili delle scuole partecipanti che, riuniti nell'assemblea della rete COA (Costruzioni Aeronautiche d’Italia) hanno discusso i percorsi di formazione per i futuri giovani aeronautici da presentare al MIUR.

Gara Nazionale di Costruzioni Aeronautiche - aprile 2016

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A SCUOLA DI MANUTENZIONE DI F-16 ALL'AEROPORTO DI AVIANO

Un gruppo numeroso di allievi delle quattro classi quinte AER accompagnati dai loro docenti Ciro Ciotola, Francesco De Sabbata, Mauro Fasano, Nicola Foschia e Caterina Gasparini ha avuto l’opportunità di visitare l'Aeroporto "Pagliano e Gori" di Aviano il 19 aprile 2016. L’evento è la prosecuzione dell’attività formativa sul velivolo F-16 svolta dal personale americano ed italiano al Malignani il 14 aprile 2016.

Accolto all’ingresso della Base dal S.M. Lorenzo Semeraro dell’Ufficio Segreteria comando, il gruppo è stato prima ospite delle strutture dell’Aeronautica Militare Italiana, dove il Vice-Comandante Capo Ufficio Operazioni Ten. Col. Alan Martinis (ex-allievo Malignani) ha illustrato con trascinante entusiasmo la storia dell’aeroporto, i numerosi eventi in cui esso è stato coinvolto nella storia passata e recente e il suo attuale profilo operativo. La seconda parte della visita organizzata dalla dott.ssa Angela Zammattio, 31 FW Public Affairs Office, si è svolta nella parte americana dell’aeroporto che ospita due diversi Fighter Squadron dell'Aviazione Americana sotto il comando del Brig. Gen. Barre R. Seguin. Gli studenti e i docenti, divisi in due gruppi accompagnati sempre dal Ten. Col. Martinis e dalla dott.ssa Angela Zammattio, hanno potuto assistere a diverse attività di "Phase maintenance" su due F-16 operativi, magistralmente illustrate dallo Staff Sergeant Dustin Allsbrock. Inoltre, sotto la guida del Ten. Col. Martinis, il gruppo ha potuto accedere alla mostra statica degli F-16 “Fighting Falcon” e del relativo armamento. Qui il pilota e istruttore di F-16 Major Monessa Balzhiser ha illustrato con estrema chiarezza e precisione le caratteristiche del velivolo: in seguito, è salita nella cabina di pilotaggio di un F-16 è ha spiegato ai gruppi di studenti i comandi e i sistemi di bordo. Nello stesso hangar il Senior Airman Samantha Davis e il Senior Airman John Del Giudice hanno illustrato l'armamento tipico di un F-16.Infine, il gruppo ha avuto accesso a bordo pista per assistere, a pochi metri di distanza, al decollo di numerosi F-16, le cui manovre hanno suscitato l’entusiasmo dei presenti.A conclusione della giornata, il personale dell’USAF e dell’AMI ha gentilmente dato ai presenti la grande opportunità di salire su un C-130 parcheggiato in modo da visitarne non solo l’interno, ma anche la cabina di pilotaggio.

A malincuore e principalmente per motivi logistici di trasporto degli studenti, è stato necessario porre termine alla visita che per loro, affascinati dai velivoli tecnologicamente avanzati, e anche per i docenti presenti, resterà indimenticabile sia per quanto riguarda l’Aeroporto Italiano di cui è stata appresa la storia e la realtà attuale, sia per la “full immersion” in inglese americano nella realtà di lavoro della Base Americana sotto il profilo delle attività di volo e di quelle manutentive.

La splendida accoglienza riservata e le opportunità didattiche offerte dalla visita fanno ben sperare in altre future opportunità di formazione aeronautica.

USAF-AMI-9aprile2015

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L’U.S. AIR FORCE E L’AERONAUTICA MILITARE DI AVIANO RITORNANO AL MALIGNANI PER UNA LEZIONE TECNICA SULL’F-16

Per la seconda volta l’Istituto Malignani di Udine ha avuto l’onore di ospitare il Personale della Base Area di Aviano, infrastruttura militare italiana utilizzata dall'U.S. Air Force, per un intervento formativo in lingua inglese che ha tenuto viva per oltre due ore l’attenzione degli allievi delle classi quinte della Sezione Aeronautica. Il Capitano Pilota Matthew Wetherbee del 510° Fighter Squadron e il SMSgt Edward McClanahan, Assistant Superintendent del 31° Aircraft Maintenance Squadron, che operano sugli F-16 in dotazione al 31° Fighter Wing di stanza ad Aviano sono stati accolti dal Dirigente Scolastico prof. Andrea Carletti e si sono alternati nella presentazione del velivolo e delle attività di volo e manutenzione con il supporto, sempre in lingua inglese, del Ten. Col. Alan Martinis, Capo Ufficio Operazioni del Comando Aeroporto.

Numerosi gli argomenti della lezione che, illustrati a turno dal personale americano con il supporto di materiale elettronico, hanno spaziato dalle principali caratteristiche tecniche del velivolo con particolare riguardo agli impianti propulsivi e a quelli avionici, agli aspetti principali del suo impiego, a tutti gli aspetti manutentivi che sono organizzati secondo una precisa suddivisione dei compiti e seguono protocolli e tempistiche rigorose, al racconto della routine quotidiana di lavoro di un pilota di F-16 e di uno specialista manutentore, il che ha reso ancora più viva la presentazione in lingua inglese.

La “lezione” si è poi animata con i numerosi quesiti di vario genere che gli allievi hanno posto ai formatori presenti e che hanno offerto l’opportunità di approfondire la conoscenza dei percorsi formativi dell’Aeronautica Militare Americana con particolare riferimento a quelli del pilota e del manutentore e di ottenere informazioni sulle possibilità occupazionali che sono aperte anche a persone di cittadinanza non statunitense. Il Ten. Col. Martinis ha dato ulteriori informazioni sulle opportunità formative dell’Aeronautica Militare Italiana.

E’ la seconda volta che personale americano della Base Aerea di Aviano entra nell’Istituto per un’attività formativa e l’esperienza è stata molto significativa e interessante. Per gli allievi è stata un’opportunità preziosa di apprendere, dalla viva voce di chi opera ogni giorno sull’ F-16, conoscenze all’avanguardia nel settore della manutenzione aeronautica e dei sistemi di pilotaggio e impiego operativo di un velivolo che è utilizzato anche dall’Aeronautica Militare Italiana.

UAF-AMI-5marzo2015

Il Tenente Colonnello Alan Martinis, il Capitano Pilota Matthew Wetherbee del 510° Fighter Squadron e il SMSgt Edward McClanahan, Assistant Superintendent del 31° Aircraft Maintenance Squadron, durante il briefing tecnico in Aula Magna

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cgasparini@malignani.ud.it
aggiornato al 16.06.2016
©sezione aeronautica
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