La poetica del fanciullino
Nello scritto intitolato Il Fanciullino
–pubblicato per la prima volta nel 1897 e nella redazione definitiva del 1902-
il Pascoli esprime la sua poetica, ricollegabile
al Decadentismo europeo.
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La poesia non è razionalità e consiste in una
perenne capacità di stupore infantile, in una predisposizione all’irrazionale. Il poeta ,come il bambino, si stupisce di
fronte al mondo e lo guarda in modo irrazionale.
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Il poeta –come il fanciullino – guarda
la realtà in modo diverso, inverte le norme del buonsenso, le cose di ogni
giorno assumono significati simbolici. Rifiuto di quella poesia che ha intenzioni moralistiche, propagandistiche,
oratorie (contrapposizione al D’Annunzio)
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La poesia sul piano psicologico e
sociale è consolatrice e arreca beneficio alla comunione tra gli uomini.
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