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IL DECADENTISMO

 

Origine del decadentismo

 

A Parigi durante gli anni '80 dell'Ottocento nasce un movimento letterario caratterizzato da un'atmosfera di stanchezza e di estenuazione spirituale che veniva ricollegato all'impero romano alla fine della decadenza, un senso dì disfacimento e di morte di tutta una civiltà.  Queste idee appartenevano a circoli d'avanguardia  e si contrapponevano alla mentalità borghese. La critica ufficiale, ha designato tali atteggiamenti con il termine " decadentismo", in accezione negativa e spregiativa.

Il termine decadentismo, quindi, originariamente indicava un movimento letterario sorto nell'ambiente parigino con un preciso programma culturale espresso da manifesti, organi di stampa e altre pubblicazioni.

Queste tendenze di fondo si svilupparono autonomamente nel corso del Novecento e la critica italiana ha assunto il termine per designare un'intera corrente culturale di dimensioni europee che si colloca tra gli ultimi due decenni dell'Ottocento e la prima Guerra Mondiale.

 

La visione del mondo dei decadenti

 

Si possono individuare dei denominatori comuni all'interno di questo movimento che appare come una somma di manifestazioni tra loro anche molto differenti.

·Alla base della visione del mondo decadente vi è un irrazionalismo misticheggiante, aspetto già presente nella cultura romantica.

·In contrapposizione al positivismo, i decadenti ritengono che la realtà, misteriosa ed enigmatica, si nasconde dietro ogni forma visibile; un qualcosa di più profondo che sta dietro le cose e le accomuna tutte mediante una fitta rete di analogie e corrispondenze che sfuggono alla ragione e solo la percezione dei sensi può individuare.

·Il poeta è un'anima particolarmente sensibile e può guardare e vedere dove gli uomini comuni normalmente non guardano e comunque non riuscirebbero a vedere nulla ( cfr Baudelaire  L'albatro ; Pascoli   Il fanciullino ).

·La scoperta dell'inconscio è il dato fondamentale della cultura decadente ma, a differenza di Freud che voleva portarlo alla luce della coscienza e sottoporlo al dominio dell' io, i decadenti cercano di distruggere ogni legame razionale allo scopo di trovare una realtà più vera utilizzando come strumenti conoscitivi anche tutti gli stati abnormi dell'essere: naturali come la malattia, follia, deliri o artificialmente con l'uso di sostanze psicotrope.

·L'arte e la poesia diventano la suprema attività umana e la vita si mette al servizio di esse (estetismo). Ciò che si acquisisce attraverso l'arte e il valore della bellezza in se stessa giustificano anche la violazione della morale corrente ( cfr. Oscar Wilde  Il ritratto di Dorian Gray ; D'Annunzio  Il piacere  ).

·Il poeta non ha compiti o funzioni sociali  se non di protesta; L'arte è autonoma, non è subordinata ad altre forme di espressione o di conoscenza

Accanto al ripiegamento intimistico e introspettivo emergono anche atteggiamenti e tematiche letterarie opposte: vitalismo  e superomismo

 

Poetica del decadentismo

 

La poesia decadente, dovendo descrivere l'assoluto, utilizza un linguaggio impreciso, vago, indefinito evocando sensi interiori e misteriosi, caratterizzati da: