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DIARIO DI BORDO
NORVEGIA 11 - 25 / 03 / 2012

GIORNO 1: IL VIAGGIO DI ANDATA

È domenica e finalmente è arrivato il momento di partire. La partenza è prevista per le 6.35 dall’aeroporto di Trieste, quindi la sveglia squilla alle 3.00. All’aeroporto di Trieste una bella sorpresa ci aspetta … al check-in, il peso della valigia risulta superiore al limite concesso. Con un po’ di fortuna scampiamo l’addebito per il peso in più e ci dirigiamo all’imbarco.
Arrivati al gate (il numero 3), un’altra bella sorpresa: a causa di piccoli problemi tecnici l’aereo è in ritardo di mezz’ora. Finalmente, dopo una lunga attesa, alle 7.15 si parte: destinazione Monaco di Baviera.

 

Alle 8.15 arriviamo a Monaco dove il secondo aereo ci sta aspettando: il decollo è previsto per le 8.35 (siamo “un po’ in ritardo”).Ci imbarchiamo in fretta e il decollo avviene subito dopo: destinazione Oslo.
A Oslo
abbiamo un po’ di tempo libero, ma, a causa di alcuni disguidi come la rottura di una valigia, il tempo vola e siamo già pronti per l’ultimo volo: desinazione Ålesund. Il decollo avviene alle 13.05 e dopo un’ora circa arriviamo al Ålesund dove ci aspetta una pioggia leggera e tanto vento.
All’aeroporto di Vigra ci aspetta anche il bus in direzione di Brattwǻg. Quando arriviamo a destinazione, ci dividiamo in due gruppi: alcuni di noi restano a Brattwǻg e alcuni aspettano il traghetto per raggiungere l’isola di Harøy. All’arrivo sull’isola conosciamo le nostre famiglie ospitanti e, dopo una buona cena a base di pesce, vado a dormire.

GIORNO 2: LA HARAM VIDAREGÅANDE SKULE

Sveglia impostata alle ore 6.00: si parte per andare a scuola per un primo corso di preparazione al lavoro.
Ore 9.00: inizio della conferenza in aula magna. Il prof. Ivar Roald, il nostro tutor, insieme al preside della scuola ci illustra il programma della prima giornata e delle due settimane che trascorreremo in Norvegia. Dopo la conferenza si parte per una breve visita della scuola: incredibile come sono piccole le classi, quasi la metà di quelle del Malignani.
Nella scuola norvegese due cose mi hanno colpito in particolare:
1. LA MENSA: molto grande e moderna. Al suo interno si trova un palco con gli strumenti musicali e ci hanno spiegato che ogni mese vi è un giorno in cui un gruppo della scuola si esibisce davanti a tutti. Inoltre nella mensa vi sono anche dei divanetti comodissimi (cosa impossibile nelle scuole italiane).
2. La seconda cosa che mi ha colpito è il vedere alcune ragazze camminare nella scuola a piedi scalzi: incredibile! E’ tutto così pulito!
Completato il nostro breve “giro turistico”, ci dividiamo in due gruppi: il primo gruppo (il mio) durante la mattinata lavora con il tornio; invece il secondo gruppo si “sorbisce” una bella lezione in inglese sulle pompe idrauliche. Nel pomeriggio i gruppi si scambiano i compiti. Alla fine della divertente giornata a scuola ritorniamo nelle nostre case con il traghetto.
Dopo un’abbondante cena - precisiamo che si svolge alle 16.00 - io e gli altri 3 ragazzi italiani ospitati sull’isola decidiamo di andare a giocare a calcio. Raggiungiamo il campo della I.P.HUSE FK e giochiamo per circa 2 ore: è fantastico! Il campo è in materiale sintetico e alla fine mi chiedono di fare il portiere ad una gara di rigori con la squadra della I.P.HUSE. Alla fine dell’allenamento trascorro un po’ di tempo su Facebook e la serata finisce in fretta: alle 23.00 vado a dormire per essere pronto per il primo giorno di lavoro.

GIORNO 3: PRIMO GIORNO DI LAVORO

BUON GIORNO! Oggi sveglia alle 6.15, pronti per il nostro primo giorno di lavoro alla I.P.HUSE. Ad aspettarci all’interno della fabbrica c’è il nostro tutor aziendale che ci fornisce tutte le dotazioni di sicurezza: tuta di lavoro, 2 paia di guanti (uno da lavoro e uno da saldatura), elmetto protettivo, cuffie paraorecchie e scarpe antinfortunistiche.
Completata la fase di “vestizione”, saliamo al piano superiore in una sala adibita ai meeting sui temi della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. Per un’ora circa ci vengono illustrati tutti i sistemi di sicurezza in dotazione alla fabbrica e le vie di uscita. Al termine di questo incontro, ritorniamo dal nostro tutor per l’assegnazione dei compiti di lavoro. Durante la prima settimana io dovrò lavorare nel reparto saldatura. Bene, si inizia!
Appena arrivato al reparto conosco i veterani della fabbrica, due settantaduenni che di inglese sanno ben poco: che bello capirci a gesti! Dopo aver trascorso una mezz’oretta ad osservare i veterani che saldano su enormi tubi metallici, essi hanno la brillante idea di farmi provare a saldare: che panico! Non avendo mai provato a farlo prima …. è un fiasco. Alla fine mi preparano una postazione con dei pezzi prova sui quali posso esercitarmi. La giornata lavorativa è organizzata secondo il seguente orario:
• Ore 7.00: inizio lavoro
• Ore 9.00/9.30: 1a pausa caffè
• Ore 11.00 /11.45: pranzo alla mensa
• Ore 14.00/14.30: 2a pausa caffè
• Ore 15.30: fine del lavoro
Finita la giornata, vado a casa: hanno preparato per la cena salmone norvegese, ottimo!!

Passato il pomeriggio, aspetto con ansia l’arrivo della sera: c’è la partita di ritorno della Champions League INTER VS MARSIGLIA. All’andata era finita 1 a 0 per il MARSIGLIA e quindi oggi è importantissimo vincere senza subire goal. Verso la fine la partita inizia ad andare per il verso giusto con l’Inter che si porta in vantaggio con D. Milito. Purtroppo però al 90’ il pareggio degli ospiti rovina la festa all’Inter (e a me) che, pur segnando la rete del 2 a 1, non si qualifica per il turno successivo. Dopo questa brutta notizia vado a dormire deluso e triste.

GIORNO 4: SECONDO GIORNO DI LAVORO
Ore 7.00: pronto per iniziare il mio secondo giorno di lavoro, mi preparo con la mia maschera da saldatore e incomincio la mia giornata di saldature. Oggi faccio dei lavori un po’ diversi da ieri perché provo anche a tagliare il metallo con la torcia ossigeno - acetilenica: splendido vedere come il metallo si taglia, sembra burro. Durante il pomeriggio invece provo un nuovo tipo di macchina che taglia il metallo, macchina a elettrodo al carbonio: è emozionante vedere come una lastra dello spessore di 15 cm si taglia in 2 ed è incredibile vedere come saltano i cablaggi per la potenza della macchina.
Dopo cena la mamma di Thomas - mio studente ospitante - prende la macchina e mi porta a fare un giro panoramico dell’isola. Il panorama è spettacolare: vedere l’oceano accanto a te e dall’altra parte le montagne é emozionante. Alla sera guardo la partita del Napoli che, dopo i supplementari, finisce come per l’Inter: fuori dalla Champions League. La giornata è finita e vado a dormire verso le 23.30.

GIORNO 5: AUDI A5 E POLIGONO
Oggi al lavoro ho conosciuto un ragazzo molto simpatico che lavora anche lui nel reparto di saldatura. Questa conoscenza ha portato ad una giornata stupenda. Si inizia subito lavorando su un pezzo “reale” della nave: saldo un freno dei verricelli e mi dicono che me la sono cavata piuttosto bene. OTTIMO. Finito il lavoro chiedo a Magne se ci porta a vedere l’arpione che serve per la caccia alle balene e, con mia grande sorpresa, la sua macchina è una piccola Audi A5S line: uno spettacolo! La elogio così tanto che mi chiede se voglio provarla. Ovviamente non esito, così me la fa provare fino a casa: incredibile, spettacolare, unico! Al ritorno ceno da solo perché sono ritornato più tardi del resto della famiglia.
Alla sera sono nella mia camera quando alle 21.00 Thomas entra e mi chiede se voglio andare al poligono a sparare insieme a Roy e Magne, così in 5 minuti mi preparo e partiamo. Arrivati al poligono, Magne tira fuori due fucili di cui uno della seconda guerra mondiale e due pistole. Io scelgo il fucile della seconda guerra mondiale: è molto divertente. Alla fine Magne tira fuori il suo gioiello: una pistola tedesca della seconda guerra mondiale da collezione, me la fa provare ed è stupendo sentire quanto rinculo ha quell’arma. Verso l’1.00 ritorniamo a casa perché il giorno dopo è l’ultimo giorno di lavoro della settimana.
GIORNO 6: LA FESTA ALL’UFO
E' il mio ultimo giorno di lavoro della settimana e anche il mio ultimo giorno al reparto saldatura. Stasera c’è una festa all’UFO, un centro ricreativo per giovani, e, tra il pensiero della festa e un po’ di stanchezza in corpo, non ho lavorato molto.
La giornata è molto bella: il sole illumina l’oceano che ha un bellissimo colore.
Finito il lavoro, si cena e ci si prepara per la festa che inizia alle 19.30. Preso il traghetto delle 18.00 andiamo verso Bratwǻg. Alla festa ci aspetta un gruppo di ragazzi norvegesi: la festa è stata organizzata per noi italiani dalla scuola norvegese. Così, quando ci siamo tutti, iniziamo un gioco di gruppo che ci permette di conoscerci meglio. Alla fine di questo gioco abbiamo incominciato a ballare tutti insieme: è stato molto bello! Mi ha colpito moltissimo la sala di ritrovo perché è allestita con tre computer (3 Mac) collegati a Internet. Wow! Impensabile in Italia.
Purtroppo per noi che abitiamo sull’isola la festa termina alle 23.00 perché l’ultimo traghetto per il ritorno parte alle 23.15. Ma, all’arrivo sull’isola verso le 00.30, ci aspetta una sorpresa. Mentre percorriamo la strada del ritorno, Thomas mi dice di guardare verso l’alto: rimango a bocca aperta. Ci fermiamo in un posto privo di luce e usciamo dalla macchina; il cielo è percorso da uno splendido fascio di luci di diverse tonalità che vanno dal verde all’azzurro. Esatto, è proprio l’aurora boreale: che spettacolo! Dopo 20 minuti di spettacolo riprendiamo la strada verso casa e finalmente andiamo a dormire: la giornata è finita e domani è in programma una gita a Ålesund per noi italiani.

GIORNO 7: ÅLESUND
Oggi gita a Ålesund: la giornata è molto bella e si prevede una splendida avventura. Partiamo dall’isola con il traghetto e dopo circa 2 ore di navigazione arriviamo finalmente a Ålesund, una splendida città sul fiordo. Quando tutti i ragazzi italiani sono arrivati, partiamo per la nostra esplorazione della città. Molto caratteristiche le case, tutte colorate e alcune in pietra, il paesaggio è reso ancora più bello dallo sfondo colorato delle montagne innevate che colano a picco sull’oceano. Nel pomeriggio andiamo a visitare il centro commerciale della città e lì molti di noi fanno diversi acquisti. All’interno del centro commerciale si svolge anche una sfilata di moda. Dopo la visita del centro commerciale andiamo in un piccolo negozio di oggetti tipici norvegesi e acquistiamo diversi souvenir. Il traghetto per il ritorno però è alle 15.30, così torniamo a casa presto. Dopo cena andiamo subito a prepararci per la super festa di fine settimana al PUB. La festa inizia alle 22.00 a casa di Roy e continua al PUB dove la musica è molto bella e la gente molto calorosa (chi sa come mai … ). Gli amici arrivano e ti offrono da bere e balliamo tutti insieme. Verso le 3.00 siamo pronti per tornare a casa a riposare.

GIORNO 8: LA MONTAGNA
La sveglia dopo poche ore di sonno è davvero devastante, ma il divertimento è questo, non si può restare a dormire! Così mi alzo velocemente, mi preparo e sono pronto per andare in montagna. Stepan, Michele ed io insieme ad alcuni ragazzi norvegesi ci prepariamo all’imbarco del traghetto. Il viaggio fino all’impianto sciistico è di circa 2 ore e io ne approfitto per dormire un po’. Così, mentre dormo, il tempo passa in fretta ed arriviamo in montagna. Lo spettacolo è incredibile: neve dappertutto! Bellissimo!
Ci prepariamo, andiamo a noleggiare gli snowboard e ci vestiamo. Finalmente pronti e con lo skipass in mano ci avviamo verso la salita in seggiovia. Premetto che questa è la mia prima discesa con lo snowboard, non l'ho mai provato prima. Arrivati in cima alla montagna, sento qualche piccolo brivido lungo la schiena: vedere dall’alto una discesa simile mi fa pensare a tutto tranne che a scendere.
Dopo una breve lezione teorica su come usare lo snowboard, sono pronto a metterla in pratica… Descrivere questa parte è un po’ imbarazzante visto che non riesco a fare 5 metri in piedi sopra lo snowboard, preferisco rotolare ... Una volta riesco a stare sulla tavola per più di 10 secondi; purtroppo però sono abbastanza veloce e la fortuna vuole che mi sbilanci in avanti. Così mi viene la brillante idea di provare a fermarmi facendo una capriola in avanti … non l’avessi mai fatto! Mentre inizio la mia capriola spettacolare lo snowboard tocca la neve e io faccio un volo di 2 metri circa …!!!!
La seconda discesa invece è migliore: rimango su per parecchio tempo provando anche a governare la tavola e riuscendoci in parte. È più divertente!
Alla fine di queste discese andiamo a mangiare nel rifugio: io mi sono portato dei panini preparati a casa perché il costo del cibo qui è in po’ eccessivo. A causa delle mie “cattive” condizioni fisiche, trascorro il pomeriggio dormendo all’interno del rifugio e verso le 4 partiamo per ritornare a casa.
Lungo la via del ritorno ci fermiamo in un ristorante italiano per cenare: uno di noi prova a prendere la pizza; io invece mangio un semplice hamburger con le patatine. La pizza è davvero pessima, forse serve un pizzaiolo italiano che insegni come farla. Infine ritorniamo a casa e, dopo una bella doccia calda, vado a dormire.

GIORNO 9: E’ LUNEDI’ E SI RICOMINCIA (CNC)
Si ricomincia la settimana e c’è il cambio di lavoro: inizio a lavorare su macchine a controllo numerico (CNC). Questo tipo di lavoro è più noioso rispetto alla saldatura perché occorre soltanto inserire e togliere i pezzi e, dopo un certo numero di lavorazioni, sostituire i taglienti degli strumenti. L’unica cosa che fa passare il tempo più velocemente sono le partite ad air hockey con il cellulare di Anjia che puntualmente bara per vincere.
Alla fine della prima giornata di lavoro della settimana si va finalmente a casa per la cena. Oggi si prova la famigerata carne di balena: ottima !!!!!! Dopo questa splendida cena mi preparo di corsa per andare a giocare a calcio al campo in sintetico: giochiamo per 2 ore ed è faticoso, ma bellissimo. Subisco anche una piccola umiliazione perché prendere goal da una ragazza della squadra di calcio femminile non è il massimo, ma mi rifaccio con 2 ottime parate. Quando ritorno a casa, sono distrutto e vado a dormire.

GIORNO 10: IL CLUB
Secondo giorno di macchine a controllo numerico e le stesse mansioni: abbiamo molti pezzi da fare e quindi il lavoro sarà lo stesso per circa 4 giorni. Oggi però succede qualcosa di “divertente”: mentre stiamo fissando il pezzo alla macchina, non ci accorgiamo che non è fissato bene. Così, quando avviamo la macchina, si sente un rumore “non proprio lieve” all’interno della stessa: il pezzo si è staccato dalla sede distruggendo i taglienti. Dobbiamo chiamare il capotecnico e farci cambiare lo strumento. Per fortuna il pezzo è ancora utilizzabile, così lo teniamo e, dopo un’ora circa, riprendiamo a lavorare.
Finito il lavoro, ritorniamo a casa: oggi per cena mi hanno preparato un tipo di pesce con un condimento particolare che non saprei descrivere. Anche per i miei ospiti è una cosa nuova; io lo trovo ottimo. Dopo cena Stepan e io decidiamo di andare a fare un giro in bicicletta: splendida scelta, ma pessima idea. Il fortissimo vento ci massacra le gambe, però lo spettacolo che vediamo è indimenticabile!
Completato il nostro giro in bicicletta, torniamo a casa e verso le undici i ragazzi norvegesi ci invitano ad andare al club dell’isola perché hanno acquistato un nuovo gioco e vogliono provarlo. Arrivati al club, un po’ mi viene da ridere al vedere che è una vecchia casa che sembra abbandonata; ma, una volta dentro, mi ricredo. Il club è super attrezzato con una postazione con XBOX 360, Playstation 3 con televisore da 50 pollici e un sacco di attrezzature per giocare ed un'altra postazione identica, ma con il maxi schermo per poter vedere meglio (come se il 50 pollici non bastasse!). Inoltre, all’interno del club vi sono un tavolo da biliardo proveniente dagli Stati Uniti e un tavolo da air hockey; quante partite! Giochiamo fino alle 2 di notte e poi ritorniamo a casa per andare a dormire.

GIORNO 11: ALLENAMENTO CON IL TEAM
Oggi è un grande giorno perché Roy mi ha chiesto se voglio andare a fare allenamento con loro e io ovviamente ho accettato e adesso non vedo l’ora che arrivi il momento.
Si inizia a lavorare con qualche minuto di ritardo per la stanchezza. Sono pronto per la solita routine: macchine CNC, air hockey e così lentamente passa anche questa giornata di lavoro. Oggi a cena si mangia il famoso baccalà norvegese: mamma mia che buono, ne ho mangiato a quintali! Dopo cena, aspettando che Roy passi a prendermi per l’allenamento, rimango in camera e collegato a Internet per un po’ a raccontare della mia vacanza su Facebook. Finalmente arriva l’ora dell’esperienza di calcio norvegese: non vedevo l’ora! Si inizia: io sono il secondo portiere. L’altro portiere e io ci scaldiamo prima di fare una partitella. E’ curioso che l’altro portiere sia russo ed uno dei più bassi della squadra insieme a me. Noto anche la grande differenza di tecnica tra lui e me nel parare: interessante il confronto con un altro stile di gioco. Dopo circa mezz’ora di riscaldamento, siamo pronti per iniziare la partita. Secondo me il calcio italiano è molto migliore di quello norvegese; l’unico vantaggio è che, essendo molto “grandi”, i norvegesi hanno tutti un tiro potentissimo. La partita mi ha divertito molto: ho fatto molte parate, alcune anche molto belle, così il tempo è volato. Pensavo che l’allenamento fosse finito, invece alla fine della partita c’era un esercizio di corsa, delle ripetute molto faticose, ma mi sono divertito molto nel farle.

GIORNO 12: XBOX360 E POTATOBALLS
Oggi è una giornata un po’ piatta, il tempo è brutto perché c’è molto vento e piove tanto! Così, con il sorriso sul volto, inizio il mio lavoro. Oggi la mia “tutor” non c’è perché i giovani che frequentano l’ultimo anno di scuola hanno tre giorni di lavoro e due di scuola alla settimana e oggi sono a scuola. Così oggi mi aspetta un nuovo tipo di lavoro. Il mio tutor provvisorio mi assegna un compito un po’ monotono, ma che mi diverte molto: devo eseguire circa 2000 pezzi in due giorni. Oltre a questi 2000 pezzi, devo eseguire la filettatura delle due superfici esterne. La filettatura è eseguita da una macchina semiautomatica e io non devo fare altro che inserire il pezzo, bloccarlo alla distanza esatta e avviare la macchina. Così trascorre la mia penultima giornata di lavoro. Non vedevo l’ora perché a casa mi aspetta una cenetta alla norvegese, le famosissime POTATOBALLS: sono palle di diametro di circa 5 cm e composte da patate, carne e qualche verdura. Il piatto è accompagnato da salsiccia, carne di pecora e bacon: buonissimo e soprattutto molto saziante.
Vado a dormire abbastanza presto per prepararmi bene all’ultima giornata di lavoro.

GIORNO 13: LA PARTITA ALLO STADIO
Mi sveglio leggermente stanco, ma con la voglia di godermi l’ultimo giorno di lavoro !! Incomincia la mia giornata con la filettatrice e per tutta la mattina eseguo i compiti assegnatimi. All’ora di pranzo mi godo l’ultimo pranzo nella mensa della I.P.Huse, un’ottima mensa. Il nostro trainer ci avverte che alle 14.00 ci aspetta nel suo ufficio per completare i nostri Joint Report sul lavoro svolto nelle due settimane di tirocinio. Nelle ultime due ore di lavoro riesco a finire i pezzi che mi hanno assegnato e alle due andiamo nell’ufficio del nostro trainer. Completato il Joint Report, il nostro trainer ci ringrazia per il nostro lavoro e ci regala dei gadget della fabbrica: una cuffia e una maglietta a maniche corte di colore blu. Esaurite le formalità, faccio il giro della fabbrica a salutare tutti i miei colleghi ringraziandoli per il loro contributo formativo.
Questa sera mi aspetta la partita di campionato norvegese e precisamente la prima di campionato. La squadra di casa è il Molde, la squadra vincitrice dello scorso campionato. Per andare allo stadio dobbiamo prendere una barca privata e fare 40 minuti di viaggio.
Il primo tempo non è molto entusiasmante: uno 0-0 con troppi errori da parte di tutte e due le squadre. Nel secondo tempo invece “esce” la squadra campione dello scorso anno siglando due goal un po’ fortunosi. Verso la fine del match la squadra ospite sigla un goal bellissimo, un tiro al volo di destro che va ad insaccarsi sotto l’incrocio dei pali: allo stadio sono l’unico ad applaudire.
Che bella giornata! Peccato che sia già finita, ma domani si va a pescare …. Che bello! BUONA NOTTE !!!!

GIORNO 14: ”THE LAST DAY, THE PARTY”
Oggi è l’ultimo giorno ed è pieno di avvenimenti … : alle 9.00 di mattina ci avviamo al porticciolo sotto casa, saliamo sulla barca e partiamo. Inizia così una lunga giornata di pesca.
Dopo un viaggio di 30 min, con il radar localizziamo un branco di pesci; fermiamo la barca e con la canna da pesca inizio la mia avventura. Per tre lanci purtroppo non prendo niente, ma, al quarto lancio, un pesce abbocca. Che fatica tirarlo su da 20 metri di profondità! Ma all’uscita dall’acqua il mio stupore è grandissimo: ho preso un pesce lungo circa 50 cm e dal peso di 3,5 kg! Il pesce più grande che abbia mai preso! E’ uno spettacolo!
In seguito ne prendo anche un altro, ma non è neppure paragonabile al primo.
Verso le 15.30 andiamo a portare il pesce in pescheria: abbiamo preso circa 500 kg di pesce per un valore di 6000 Nkrone = 800 euro: un ottimo bottino!
Al ritorno si cena …. PESCE ottimo.
Dopo cena mi preparo per il party: sono le 22.00 esatte e si parte. Il viaggio inizia in taxi e si arriva a casa di Magnus. Dopo qualche ora andiamo al pub dove un artista norvegese si sta cimentando in qualche canzone popolare. Lì le birre vengono offerte come fossero acqua e ci divertiamo …..
Verso le 3.30 i ragazzi norvegesi ci chiedono se vogliamo proseguire la nostra serata ad un altro party; ovviamente la risposta è sì, così andiamo a casa di Kennet che ha organizzato una festa con molta gente. E’ una festa molto rock: un televisore al plasma da 60 pollici con i-Tunes connesso mostra qualche canzone celebre di gruppi metal e, tra qualche bevanda fresca e qualche ballo, si fanno le 6.30 di mattina. Purtroppo ormai la festa è finita e, richiamato il taxi, ritorniamo a casa.
Che bella serata! Peccato solo che, per ritornare in Italia, la sveglia suoni alle 8.00! BUON RIPOSINO (1h. 30min)

GIORNO 15: IL RITORNO
Dopo una “lunghissima” dormita sono pronto per il viaggio: prima di partire preparo qualche sandwich per il pranzo. Prendiamo il traghetto per tornare a Brattwǻg. Lì alcuni ragazzi ci portano in automobile fino alla scuola dove ci aspetta il bus che ci porterà all’aeroporto di Vigra. Questa partenza è molto triste a causa della separazione dai nostri nuovi amici norvegesi.
Il viaggio in bus dura circa un ora e all’arrivo in aeroporto il tempo è triste quanto noi.
Durante il volo verso Oslo molti di noi dormono, ma io mi godo gli ultimi attimi di Norvegia non chiudendo occhio: che spettacolo questo paese! Gli altri due voli sono molto tranquilli perché molti di noi dormono per gran parte del viaggio. A Trieste ad aspettarci ci sono i nostri genitori … le nostre facce parlano chiaro: siamo tutti dispiaciuti di essere ritornati in Italia. Il mio viaggio ha così conclusione come il mio diario….

GRAZIE DI QUESTA SPLENDIDA ESPERIENZA …. I LOVE NORWAY

Davide

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I.T.I. "A. MALIGNANI" UDINECopyright 2011 | last updated 20.01.2013 |

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